Ti ho vista…

Ti ho vista arrivare da lontano, vestita di rosso, con quel top che proprio non voleva saperne di stare su. Così subito ti ho vista imbarazzata. Ti ho vista parlare, parlare tanto. Pensai fossi logorroica. Poi non potei più fare a meno delle tue parole.
Ti ho vista giocare con i gatti, mille gatti. E anche qualche coniglio.
Ti ho vista ridere quando facevo le facce buffe, quando da McDonald’s rovesciavi le patatine a terra e ti guardavi intorno divertita, ti ho vista ridere quando mi inventavo mille stronzate per migliorarti il morale, quando cambiavo i testi delle canzoni e parlavo in un inglese disgustoso.
Ti ho vista mentre guidavi per la prima volta un’auto, io ero lì affianco a te ad insegnarti come togliere il freno a mano, dove inserire le chiavi e come frenare. Tu ridevi.
Ti ho vista diventare una bambina quando ti facevo il solletico dietro le ginocchia e crescere, diventare adulta quando il mondo te lo imponeva.
Ti ho vista poggiare la testa sulla mia spalla mentre guidavo, con il volto illuminato dalle luci del sabato sera. Ti ho vista mentre con la mano mi sfioravi la pancia, anche se tu pensavi io non me ne accorgessi.
Ho visto con quanto impegno cercavi di insegnarmi qualcosa di inglese, di spagnolo e di francese…ti ho vista arrabbiata, perchè io di lingue non ne capisco niente.
Ti ho vista urlare, imprecare, mandarmi a fanculo a causa della tua gelosia. Poi ti ho vista piangere, mortificata, sul mio petto. Ti scusavi per l’accaduto. Ed io ti consolavo…dicendoti che eri l’unica. E lo sei ancora.
Ti ho vista mentre le stagioni passavano e i cieli si ingrandivano.
Ti ho vista imbarazzata quando si trattava di dare gli auguri ai miei familiari.
Ti ho vista felice, a Natale, quando mi sussurravi che avevi trovato una seconda famiglia. Ho visto il tuo viso fiero, sotto le luci dei fuochi di Capodanno. 2 volte.
Ti ho vista in pigiama, quel pigiama coi gattini. Ti ho vista mentre dormivi ed io che ti abbracciavo sotto il calore delle coperte, mentre fuori un nuovo anno si avvicinava. Ti ho vista appena sveglia ed io sono stato il primo che hai visto.
Ti ho vista giocare a bowling. Ti ho vista sbagliare ma non arrenderti.
Ti ho vista contenta quando ti ho regalato dei fiori. Delle rose. Le tue preferite.
Ti ho vista innamorata, innamorata veramente.
Ti ho vista discutere di politica, di transessualità e di politici trans. Ti ho vista difendere le tue idee come nessun’altra avrebbe mai fatto.
Ti ho vista asciugarmi le lacrime quando qualcuno mi faceva del male. Anche se quel qualcuno eri tu.
Ti ho vista difendermi, ti ho vista attaccarmi e ti ho vista farmi male. Poi ti ho vista mentre curavi le mie ferite.
Ti ho vista scivolare fuori casa mia, e tuo padre ti prendeva in giro. Ti ho vista però sorridere, perchè ero stato io a vederti cadere, non uno sconosciuto. E a te non interessa di nessun’altro.
Ti ho vista mentre mi inventavi mille soprannomi. E qualcuno ancora te lo ricordi. Soprannomi che ci facevano ridere, che io reputavo insulsi e infantili…ma che in fondo, amore mio, li ho sempre adorati.
Ho visto i tuoi occhi illuminarsi di fronte alle vetrine dei negozi, della Maison de la Mode, di Artigli e delle profumerie. Ricordo ogni posto che ti piace. Ogni strada. Ogni negozio.
Ti ho vista cantare, imparare -quasi- a nuotare e disegnare i nostri nomi sul libro di biologia.
Ti ho vista partire per andare lontana da me, ma solo per pochi giorni. Solo per arricchire le tue conoscenze. Ti ho vista ritornare più forte di prima, con un peluche che sapeva di Francia.
Ti ho vista studiare, studiare tanto, ti ho anche aiutata a ripetere latino. Ti ho visto buttare i libri in aria e saltarmi addosso. Per prendermi a sberle. Per baciarmi.
Ti ho vista saltare dalla felicità, saltare una buca per strada…e ti ho vista anche bagnata fradicia quando un’auto alzò quella pozzanghera e noi eravamo a piedi.
Ti ho vista guardarmi con gli occhi lucidi. Di rabbia. Di gelosia. Di odio. Di amore.
Ti ho visto indossare i miei abiti, le felpe giganti e le mie camice. Una volta ti ho vista anche indossare un paio di mutande mie. Ti ho vista sfogliare quei maledetti libri drammatici in libreria e i CD dei Green Day da Su Di Giri.
Ti ho vista ballare e tu hai visto ballare me. Ed entrambi abbiamo capito che ballare non è il nostro forte.
Ti ho vista coi capelli lunghi. Ti lamentavi per le doppie punte. E io mi lamentavo quando te le toglievi in macchina e riempivi i sedili di capelli.
Ti ho vista coi capelli corti, li avevi tagliati. Ti lamentavi perchè adesso erano troppo corti.
Ti ho vista mangiare, il tuo viso sporco di mille sostanze. Dal ketchup all’olio dell’insalata. E qualcosa cadeva inspiegabilmente anche tra i tuoi capelli.
Ti ho vista avere paura di un film e allora ti ho abbracciata. Forte.
Ti ho vista farti bella per me, uscire di casa come una principessa uscirebbe da un castello. Ti ho vista con tanti vestiti diversi. Poi una volta ti ho vista spogliarti…
e con passo leggero avvicinarti a quel letto. Ti ho vista sognare e tu hai visto sognare me. Facevamo lo stesso sogno senza saperlo.
Ti ho vista mentre ti lamentavi che l’acqua del mare era troppo sporca, l’acqua della piscina troppo fredda…l’acqua della doccia di casa mia troppo poca.
Ti ho vista piangere a causa mia, ti ho vista perdonarmi.
Ti ho vista mentre dicevi che avresti sempre scelto me. Davanti a tutto e tutti.

Ma ti ho vista scegliere altro…

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4 Responses

  1. anonimo says:

    oddio :')

  2. anonimo says:

    Chi sei? 😛

  3. anonimo says:

    Mi pare che ti chiami Noel giusto? ad ogni modo ho letto la tua storia con la tua lei. In ogni rigo che leggevo credevo stessi parlando di una ragazza che stesse ancora a tuo fianco invece no. mi dispiace tanto. storia triste. Tocca veramente il cuore.Forse perchè anche a me è successo di lasciarmi dopo 4 anni di fidanzamento, corso prematrimoniale fatto e casa con il mutuo acceso insieme a quello che era il mio lui… eppure ho solo 26 anni ma lo amavo al punto tale che sarei andata oltre… però consolati perchè tu almeno hai avuto modo di potere vedere che lei ha fatto altre scelte come dici tu… il mio lui invece mi ha lasciata via sms e senza che io sappia neanche il motivo. Motivi non me ne ha dato ovvero falsamente ha scritto che improvvisamente non mi amava più ma non si può fare l'amore fino a una settimana prima per tre giorni di consecutivo e poi dire che non ami più la persona che in te ha creduto. Alla fine se ne vergogna così tanto della sua codardia che ho saputo da terze persone che andava dicendo che l'ho lasciato io … consolati per tanto.. almeno tu hai avuto un motivo. Io no. Saluti and Good luck for all…
    Bye 

  4. DarkSnake says:

    Mi chiamo Francesco, Noel è un nomignolo che uso in rete.

    Vedi… sono arrivato ad un punto in cui non so più cosa credere. Cosa pensare dell'"amore", inteso così, in senso platonico.
    E leggendo la tua storia mi convinco sempre di più che siamo esseri stupidi… è una cosa che dico fin da quando avevo 12 anni, quando inizi a guardarti intorno e a farti delle domande… adesso invece ho 17 anni, e sono sempre più certo che quelle prime impressioni avute da un ragazzetto di seconda media non erano del tutto campate in aria.
    Siamo esseri stupidi perchè tendiamo a desiderare sempre quello che non abbiamo… senza renderci conto che a volte il tesoro di una vita ce l'abbiamo sotto gli occhi, tra le mani, ed è già tuo.
    Ma per qualche strana ragione molliamo tutto per qualcosa di più luccicante, a prima vista più importante. Come quando passando per le vetrine dei negozi noti un vestito stupendo, illuminato da mille luci e mille colori. E senti di volerlo tuo, senza sapere il perche e se ne hai veramente bisogno. Ma lo vuoi… anche a costo di privarti degli altri 100 vestiti che hai nel guardaroba a casa.
    Siamo esseri stupidi perchè non sappiamo scegliere, non conosciamo il valore delle cose e viviamo una vita seguendo la filosofia del "quello che brilla di più è quello migliore"…
    Hai 26 anni, e probabilmente saprai molte più cose di me sull'argomento, ma non è mai troppo tardi per fare scelte migliori. 
    Capita di innamorarsi, succede a tutti… con la stessa frequenza di fare una torta, uscire con le amiche, cantare una canzone o passeggiare tra la folla. Innamorarsi è un bisogno. 
    E se ti va male una volta, strappa la pagina e comincia da capo.
    Saluti