Questo è tutto per te. Grazie.
Grazie per tutte le volte che hai dato sfogo a quelle parole che non riuscivo a dire. Grazie per le parole che hai urlato al posto mio quando io proprio non potevo. Quelle parole che mi andavano strette, quando dentro stavo scoppiando e tu hai aperto le finestre, hai tolto la sicura e mi hai fatto respirare.
Grazie per la musica alta, grazie per aver alzato la voce e aver urlato più forte del mondo.
Grazie per gli assoli, per le melodie, per i cambi di tonalità.
Grazie per esserti fatto trovare sempre lì, quando tornando a casa ho avuto bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, con cui parlare senza che gli altri capissero. Di urlare in silenzio.
Grazie per le note forti ma anche per quelle leggere, di conforto, quando gli altri mi hanno scalciato chissà perchè fuori dalla loro vita. Quando l'ordine non c'è stato tu invece c'eri, e m'hai ascoltato. Anzi. Ti ho ascoltato.
Perchè sarai un ammasso di chip e silicio, qualche scheda e un pugno di byte, ma a volte hai saputo capirmi più di parecchi altri che in testa avevano un cervello e in petto un cuore. Grazie.
