8 things you still don't know about me


Sono passati mesi, eppure ogni volta che la mia mente ne ha occasione tira fuori dal cassetto dei ricordi quelle cose che, se potessi, brucerei all'istante.
L'altra sera parlavo con un'amica e insieme ci trovammo d'accordo sul fatto che chi ama sul serio, in fondo, non smette mai veramente. E' un qualcosa che va oltre il tempo, come se quel rullo su cui scorre la vita non funzionasse. E sembra bloccarsi, ogni volta che qualcosa salta fuori da quello scatolone pieno di ricordi.

Ormai ho rinunciato a qualsiasi metodo, espediente e quant'altro. Dimenticare del tutto è impossibile. Me ne sono accorto 1) l'altro giorno, quando guardando il primo sole di questa primavera, per un secondo, un secondo infinito, come per magia (o forse, stregoneria) ho sentito i profumi e gli odori, le voglie e i momenti e penso di aver avvertito anche le sue dita sfiorarmi la guancia. 
E così dimentichi quanto di buono hai fatto per dimenticare. Me ne sono dimenticato 2) quando sabato scorso, indossando una camicia che non mettevo da parecchio, ho subito riconosciuto il suo profumo. Era lì, intrappolato tra le fibre di quella camicia che forse era stata l'ultima sulla quale lei poggiò la testa, respirando, tra le ultime insicurezze di una storia che era già finita da tempo.

Un paio di settimane fa, in preda alla noia cronica, decisi perfino di uscire coi miei e di andare al centro commerciale. E tra un negozio e l'altro, con mio fratello che urlava per chissà quale ragione, decisero di entrare in profumeria. Quella profumeria. 3) E allora rieccolo. Un posto che ho sempre odiato. L'inutilità di quel negozio mi dava ai nervi, eppure era sempre il primo in cui lei decideva di entrare. Trucchi, profumi, unghie finte e altre stronzate. E soltanto in quel preciso istante, mettendovi piede, capii che adesso era diverso. Fu come entrare nudo in una vasca d'acqua ghiacciata. Così, per la prima volta mi improvvisai "buon fratellone", e decisi di andare a fare un giro con mio fratello che ancora si dimenava.

La mente a volte gioca brutti scherzi. Come quando 4) con gli amici, da McDonald, ordinai quasi involontariamente "1 McChicken, 1 BigMac, 2 Playn' e 2 porzioni di ketchup e maionese"…
Allora inizi a chiederti se i ricordi hanno una vita, una durata o qualcosa del genere. Se puoi ucciderli o saranno loro ad uccidere te. 
Esistono poi quei ricordi che sono tuoi ed esclusivamente tuoi 5) quei ricordi semplici e perfetti, quell'immagine di me che, ancora ragazzino, la accompagnavo a piedi a casa, la baciavo, giravo l'angolo e iniziavo a cantare "Sensazione" dei Modà. Un pezzo che non conosce nessuno, nemmeno lei, ma che per qualche strana ragione cantavo, per strada, mentre tornavo a casa.
E parlando di musica e canzoni 6) non riesco più ad ascoltare con piacere Ligabue. E i motivi non devo neanche elencarli.

Ci son state notti in cui sarebbe stato più facile provare a studiare che tentare di dormire. Quelle notti in cui ti fai mille domande senza darti neanche una risposta. Mi vuole? Non sono abbastanza? Forse dovrei cambiare? Forse sbaglia lei? E via dicendo… 7) In un solo episodio sono riuscito a completare quell'assurdo scambio di idee tra me e te…
"Francè… la ami?"
Non ci fu bisogno di pensare ad una risposta. Bastò il sorriso.

8) L'ultima cosa che non sai di me è forse la più semplice. Perchè non esiste. E' tutto e niente. L'ottava cosa che non sai di me è l'insieme di tutte le altre e, credimi, non ne sono solo 8. I giorni scorrono così veloci che non hai tempo per fermarti e chiederti il perchè di tutto. Accontentiamoci dell'imprevedibilità, del fascino con cui le cose accadono senza un'apparente ragione, arrendiamoci all'illusione della speranza e guardiamo avanti… che il vento soffia sempre e comunque…

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1 Response

  1. anonimo says:

    9) vatt a kukkà