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E un’altra estate è volata via.
Devo ammetterlo, mi sento proprio arrugginito (si scrive con due g arrugginito?). Sono stato ai boxe per troppo tempo e le mie dita si sono appesantite. E assieme a loro il mio cervello, il mio corpo e la mia vita.

Domani ricomincia scuola eppure ho l’impressione che quest’estate sia trascorsa un pò troppo in fretta. Ma troppo, troppo in fretta. Più del normale. Più di quanto registri in natura il lobo temporale del cervello umano.
Ricordo ancora l’operazione "Zeru Debiti" (portata a termine fieremente), quegli ultimi giorni di scuola in cui si cercava di saldare debiti e debiti. Quando quel che ricorderò come il professore di matematica più assurdo della storia dei professori di matematica si prendeva gioco di me.

Che bello il secondo anno…

Strano me ne ricordi solo adesso. E’ stato un anno favoloso… sia per le amicizie consolidate che per gli avvenimenti assurdi che lo hanno caratterizzato.
Ho rischiato una denuncia per furto d’identità. E questo dice tutto

Devo essere sincero. Di solito quando inizio un post non metto in preventivo nessun argomento. Sparo a raffica e chi s’è visto s’è visto. Ma parlare del "Secondo Anno" dopo un’estate in cui avrei potuto farlo ma non l’ho fatto, mi sorprende… boh, forse il mio lobo temporale si sta fottendo sul serio.

Anyways, parlando d’estate… che estate è stata? (scusate l’anafora )
Piena…
Forse una delle estati più toste è impegnative di sempre. Non ricordo giorno in cui non ho avuto nulla da fare… ok, forse l’espressione "avere da fare" e "impegnativa" risultano essere troppo diplomatiche e severe, ma tradotte in parole povere posso dire che non ho trascorso giorno col culo sulla sedia.
Sempre in giro, sempre in movimento. Tra bar, calcetto, locali, ristoranti, pizzerie, piscine, parenti, amici, quei cazzo di mondiali, ancora amici, ragazza, parenti della ragazza e dulcis in fundo, vacanze, me la sono proprio goduta.
Tra gli eventi di spicco risaltano il concerto di Ligabue a dir poco fantastico e le vacanze a Vieste con Marika.
E’ stata un’estate calma, la perfetta quiete dopo la tempesta. Ma matematicamente parlando, se dopo la tempesta c’è la quiete, dopo la quiete arriva un’altra tempesta. E l’altra tempesta corrisponde a cambiare stile di vita. Devo studiare di più e dedicare meno tempo alla cosa che mi riesce meglio, il cazzeggio. Poi Marika va all’università quindi si cambiano abitudini. Subentrano nuove paure, timori, angosce e… posso dire che dopo tutto quello che ho passato, l’università dovrebbe essere l’ultimo dei miei pensieri. Non mi spaventa più di tanto. Un vecchio che mi rincorre con una mazza da baseball minacciando di staccarmi la testa e urlando strani versi in antico tedesco mi spaventa. Quello si.
E del resto si sa, in estate non accade quasi mai niente di realmente significativo. A meno che non sei single… che ti prendi la classica cotta, strisci dietro alla classica ragazza, ti ci metti insieme (classico…) e poi ti ci lasci a inizio settembre (ancora più classico…).
Se invece stai con una le cose sono diverse. Hai gia la tavola apparecchiata. Il divertimento è immediato. Hai sempre compagnia, sai sempre con chi stare e con chi litigare. Finchè non ti scocci e diventa tutto noia. Ma non è il mio caso.

Come dicevo, domani inizia scuola. Non vedo l’ora di non vedere l’ora che l’anno termini. Nel senso che sono contento di rivedere i miei amici e quella fogna di scuola, ma so già che questa emozione durerà per domani e dopodomani massimo. E si,  da questo si evince la mia voglia di studiare. Probabilmente rifugiata in un angolo, al freddo, nuda, col vecchio con la mazza da baseball che abusa di lei.

Forse è l’ora, forse non ho ancora stimoli o forse dico così solo perchè mi va di dirlo. Non lo so, il tempo darà risposte. Fatto sta che il tempo dice che questa è la mia ultima notte in cui posso far mattina giocando alla Xbox, e certe cose non me le faccio mica ripetere… See you soon!

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