Sickness

E il primo giorno di scuola è andato. E’ stato bello rivedere tutti.
L’ambiente non è cambiato per niente: corridoi stretti e affollati, gente che urla e spinge, sedie rotte e qualche cartaccia qua e là.
I nuovi professori sono stati una bella novità. Proprio bella.

Ma dentro qualcosa non va…

Verso le 10, quando ormai tutto l’entusiasmo si era spento e la prof aveva anche deciso di iniziare il programma, mi sono accorto che mi sentivo e mi sento ancora profondamente giù di morale. E’ quasi tristezza, ma non ancora.
Sto scoprendo di essere molto previdente e se mi faccio un’idea su qualcuno difficilmente sbaglio. Ma io odio avere ragione. E "odiare di avere ragione" e "avere puntualmente ragione" non sono cose che vanno d’accordo. Non è piacevole come sensazione aspettarsi qualcosa che SAI che arriverà.
E "te l’avevo detto" è piacevole solo quando lo dici ad un altro, non a te stesso.

Poi, si sa, dopo il danno la beffa. E’ come cogliere il ladro con le mani nel sacco. Di solito, dopo essere stato scoperto, fugge in cerca di riparo. Perchè il ladro SA di avere sbagliato. Ma un ladro che invece di scappare, ti guarda e dice "Io non sto facendo niente di male" e magari a questo ci aggiunge anche che la colpa è tua, la colpa di chissà quale cosa… beh, non l’avevo ancora mai visto.
Si trattà di umiltà… se non di razionalità. E queste non sono cose che si possono spiegare nè tantomeno cose per cui puoi incazzarti. Sono concetti primitivi… li accetti e basta. L’aggravante può sorgere quando del ladro ci sei innamorato e non puoi fare a meno di lui nemmeno un singolo minuto della tua misera e povera vita. E se abbandoni la metafora, le carte si scoprono da sole. Ma penso che, in fondo, ognuno è libero di fare e dire quello che gli pare. Parlerà per loro la coscienza.

Meglio accantonare lo sfogo psicologico e parlare d’altro. Perche d’altro si tratta. Oggi penso che me ne vado in palestra. Sto scoprendo una parte di me che sinceramente non conoscevo. Quella del lavoro fisico pesante, lo stress dei muscoli e la tensione del corpo. Oppure me ne starò a casa, davanti a quelle maledette declinazioni che cerco di imparare da 3 lunghissimi anni. Non lo so!

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