Babbo Natale non esiste…

Vivere. Un bel percorso in salita, no?
Riflettevo sul valore didattico del semplice "vivere" e relazionarsi con gli altri e mi rendo conto, a 16 anni, che ogni giorno che passa imparo qualcosa di nuovo. Sugli altri, su di me, sulle ragazze e… no, cosa mette la nonna nelle polpette per renderle così buone non l’ho ancora scoperto

Le cose che impari sono davvero tante, alcune appaganti, altre meno. Anzi, direi quasi sicuramente che le cose spiacevoli sono molto più di quelle appaganti per una serie di motivi: innanzitutto, crescendo ti rendi conto che quel mondo colorato che vedevi da piccolo non esiste, ma esiste una società crudele e infame. Gli orsacchiotti, i peluche e le farfalle sono tristemente sostituiti da gente falsa, egoisti e… zanzare, fottutissime zanzare!
Quella grande, voluminosa, acciecante insegna McDonald’s che vedevi da piccolo e che consideravi quasi un luogo sacro date le infinite pubblicità che sponsorizzavano il nuovo giocattolino incluso nell’Happy Meal… beh, anche quello ti crolla. Ti crolla perchè impari a leggere le kalorie e ti accorgi che McDonald’s, seppur conservando i colori e la gioia che vedevi da piccolo, vende merda, e non panini. O al massimo panini di merda.
E delle pubblicità dei giocattoli? Vogliamo parlarne? Quella scintillante Hot Wheels che sfreccia a 200kmh sulla pista, compiendo due giri sul vortice della morte, superando lo squalo e il cerchio infuocato, col tipo che urla "HEY, SOLO HOT WHEELS PUO’ FARLO"… che poi si rivela una macchinina di plastica, fottuta plastica, che non supera neanche il primo ostacolo della pista, esce dal binario e rovinosamente cade a terra. E ti crolla un mito.

Esistono altre mille cose che, crescendo, svaniscono nel nulla, lasciando un insensato vuoto. Alcune cose che, sinceramente, la veridicità dubitavi sin da piccolo, come volare o evocare mostri facendo affidamento al "Cuore delle Carte" di Yu-Gi-Oh… altre invece che lasciano l’amaro. Non parlo ovviamente della Sfera Pokemon costata 30 vecchie lire con cui tentai inutilmente di catturare il cane del vicino o il vestito da Dragon Ball che, nonostante tutto, non mi permetteva di lanciare onde energetiche… ma parlo di cose che, ancora adesso bruciano. Cose scoperte da poco, altre sempre sapute. Come l’amore.

Ecco, alcuni staranno pensando "E ti pareva che questo non andava a toccare quell’argomento?". Beh, in effetti è così. L’amore è una cosa che ho scoperto relativamente da poco, e che giorno dopo giorno inquadro sempre meglio. Innanzitutto non esiste l’amore incondizionato… non puoi amare se non sei amato. Quello è semplice dolore.
Non è vero che due che stanno insieme non guardano altri. Potrà essere vero per i primi mesi, poi, fidatevi, ci si guarda intorno e l’occhio fa il suo mestiere. Quindi, fanculo a Licia che passeggiava in mezzo a un fottio di ragazzi e  riusciva ad avere gli occhi fermi su Mirko, decisamente più brutto ed effemminato di tutti.
Non esiste l’amore pulito. No, l’amore è sporco, pieno di litigi, vendette e dispetti.  E il 97% delle ragazze che conosci ti mostra malizia (il restante 3% è riservato ai parenti, 1% se vivi in una famiglia di pervertiti).
Se poi aggiungi una bella dose di orgoglio a quest’insalata, ottieni la Tipica Vita Sentimentale di un Adolescente. E fanculo anche a Dawson’s Creek, dove a quel coglione bastava arrampicarsi sull’albero piazzato CASUALMENTE davanti alla finestra di Joey, piangere come un finocchio e poof, otteneva il lasciapassare per scoparsela un’intera notte senza che nessuno se ne accorgesse. Io abito al terzo piano di una villa, non ci sono alberi e se sei tanto coglioni da far suonare l’antifurto è probabile che mio padre ti pianti pure un paio di pallottole nella gamba. E ti crolla un altro mito.
Gente, la verità rende liberi… ma prima ti farà incazzare!

E allora crescere è un pò l’emblema di Babbo Natale, un signore che ti porta i regali per i primi 7-8 anni della tua vita, poi a 9 anni, per caso, noti tuo padre fare sacrifici per comprarti il giocattolo e se non sei tanto stupido da pensare che lavori con Babbo Natale, capisci che, per 8 anni, di Babbo ce n’era stato solo uno. E vai a dormire… rimpiazzando la lettera in cui chiedevi il telefonino da €200 con un semplice "fai stare bene la mia famiglia"…

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