Anyway the wind blows…


"C'è qualche valore che ignoriamo, un valore di cui neghiamo l'esistenza. Non riesco a spiegarmelo eppure è come se me lo sentissi addosso, tra un secondo e l'altro, uno sguardo e un altro.
Una forza che regola i conti al posto nostro, che per quanto possa sforzarmi andrà sempre nel verso in cui non avevo previsto. Il verso che ti fotte.

Sono seduto, in classe, un caldo asfissiante e Micaela litiga con Cicerone, Lucrezio e compagnia. Gli altri fanno un pò quello che gli pare. Chi fotografa culi, chi dorme, chi litiga col fidanzato tramite SMS e chi ha deciso di tirare fuori un foglio e mettersi a scrivere.

Un valore che ignoriamo. Una forza, una qualche cosa che c'è ma non si vede, come un vento, di quelli forti però, di quelli che spaccano, che di notte fanno sbattere porte, finestre e cancelli. Siamo davvero così inermi? Si può affrontare il vento?

In classe mia ci sono tante belle ragazze. Ma nessuna di loro è il vento. Il vento è ciò che vive in te, non negli altri, che ti smuove proprio in funzione degli altri, in funzione delle donne. Funziona più o meno come le barche a vela: avete mai visto una barca a vela navigare senza vento? Non penso, ma in compenso avete sicuramente sentito di barche che si sono schiantate quando il vento era troppo forte. E quando si trasforma in un tornado, tra pioggia e tempesta, fulmini e grandine, allora il dolce venticello diventa qualcosa che poeti, filosofi e adolescenti chiamano amore.
L'amore, il vento… ti ci puoi opporre?

L'ultima volta che me lo sono chiesto ero al quarto piano dell'Orientale, allora come adesso solo, tra la gente, con lo stesso foglio di carta che mi stava a sentire… 

Sembra che sia passata un'eternità da quel freddo pomeriggio d'inverno. 

Lì, il vento, soffiava forte."

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