Nasci solo e solo andrai…


Eri solo quando sei nato. Quando per la prima volta ti è stato negato il silenzio e hai dovuto farti spazio nel caos.
Sei cresciuto solo. Hai imparato a camminare, da solo, e da solo sei caduto. La prima volta. La seconda. Terza e quarta…
Eri solo quando tua madre ti lasciò la mano davanti alle scuole materne, che in quel casino proprio non capivi perchè l'avesse fatto. Non c'era molto senso in quello che succedeva e l'unica certezza era che eri solo, come sempre. E ti è toccato crescere.

Eri solo con quel libro, quelle lettere e quei colori. Ti dicevano che era importante imparare a leggere e scrivere ma che per riuscirci dovevi impegnarti. Mi impegnai. 

Eri solo quando per la prima volta ti piacque una ragazza, quando non sapevi neanche cosa fosse una ragazza, da che pianeta provenisse. Quelli che si vantavano di aver capito ti dissero con spavalderia che un giorno avresti capito anche tu, da solo. Ma l'unica cosa che ho capito e che loro non avevano capito un bel niente.
E grazie alle ragazze hai conosciuto l'amore. Allora pensi "Non sono più solo". E invece si.
Eri solo quando hai amato, solo quando hai odiato e solo anche adesso. Sei stato solo perfino quando hai creduto di non esserlo mai stato.  Sei stato IL solo a pensare tutto questo.

E quindi ti sei ritrovato solo quando la notte non passava, quando il tempo sembrava essersi preso un periodo di ferie, quando il cielo era tanto bello quanto inutile e il vento soffiava tanto per soffiare.

E mi viene da ridere quando ripenso a chi con aria da grande mi disse "Mi dispiace, ma da adesso in poi devi cavartela da solo". Come se non sapessi cosa significasse.

Passi la vita a cercare qualcuno che ti completi ignorando il fatto che non ne abbiamo bisogno perchè noi, completi, ci siamo nati.
Parecchi vivono con la costante paura di rimanere soli quando in realtà soli… lo siamo sempre stati.

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