Tutti in palestra!




Come ogni anno, con la fine delle feste di Natale, Capodanno e compagnia, dopo le varie cene e cenoni (che sono più simili a delle epopee alimentari dove si mangia fino allo sfinimento fisico e morale), cerco di concretizzare ogni buon proposito per l'anno nuovo partendo sempre e comunque dalla palestra.
E' passato più di un anno dalla prima volta che mi addentrai nel mondo del BODI BILDING, e ogni volta che ci rimetto piede scopro qualcosa di nuovo.

Quest'anno non ho potuto fare a meno di notare quanto la palestra rimarchi i lineamenti caratteriali di chi la pratica, esaltando pregi, difetti e, soprattutto, personalità, modo di essere e di comportarsi col resto della società.
In palestra ci sono dei veri e propri tipi sociali, delle maschere, personaggi ricorrenti identificabili con determinate caratteristiche. Si potrebbe scrivere un saggio, un'enciclopedia del body builder (o comunque di chi cerca di somigliargli almeno un pò), tutto riscontrabile dandosi un'occhiata intorno mentre si defatica tra un esercizio e l'altro.

IL TRONISTA
Questo tipo di persona la si riconosce subito. E' quello che passeggia.
Passeggia, continuamente, avanti e indietro.
Tu stai lì, imprecando gli dei perchè ti bruciano i bicipiti, e lui passeggia tranquillo.
E si specchia.
Passeggia e si specchia.
Anzi, si specchia mentre passeggia. Ha sempre e costantemente la testa rivolta ai suoi muscoli forgiati nel ferro, ancora caldi dopo una serie di addominali. Per il tronista tu non esisti, sei solo un ostacolo mobile tra lui e il prossimo esercizio, un fruitore di ossigeno, uno scarto della società, un organismo pluricellulare e nient'altro. Lui è perfezione. E la perfezione va contemplata.
Tu, invece, hai valenza di un protista.

IL SUPER SAYAN
Riconoscere un Super Sayan è un pochettino più difficile. Se stanno fermi, o comunque non sono impegnati in alcun tipo di esercizio, hanno un aspetto normale e usuale.
Ma poi capita che un urlo soffocato seguito da un'esplosione di anidride carbonica squarcia l'aria, e lo sforzo nel tentativo di portare a termine una serie di piegamenti si esaurisce in uno schiamazzo colossale seguito da un'espressione facciale che ricorda quella di Goku o Vegeta, nell'episodio in cui diventano Super Sayan.
Al termine di una normale serie da 10, sono scintillanti, sfavillanti, sudati come maiali, con le corde vocali lesionate, e quasi intravedi un'aura magica che li circonda, con i sassolini che nel frattempo fluttuavano nell'aria e i capelli diventavano biondi.

IL MARATONETA
Il maratoneta è quello che entra in palestra sorridente, solare, con la sua tutina blu scuro con ricami verdi d'inverno e i pantaloncini aderenti con magliettina aderente d'estate. Posa la borsa (mai monocolore, con su stampato qualche sponsor di qualche ditta di integratori olandesi), tira fuori la bottiglina d'acqua Ferrarelle mista a sali minerali aggiuntivi, sale sul rullo e inizia la maratona di New York.
Da quel momento in poi il tapis roulant è suo.
E tu non puoi farci un cazzo di niente.

L'ALCHIMISTA
L'alchimista è colui che s'improvvisa maestro della chimica e degli elementi, spende una fortuna in integratori, proteine, barrette energetiche, sali minerali, zolfo, sodio, oro colato, lava del Vesuvio ed è alla costante ricerca della pietra filosofale di Harry Potter. Non può allenarsi senza il suo miscuglio di acqua-e-non-so-cosa-altro-ci-abbia-messo-dentro, un bibitone solitamente di colore urina.

BEAR GRYLLS
Chi è che ad un buon esercizio fisico non abbina una sana dieta ipocalorica?
Chiunque.
Chiunque tranne l’esemplare Bear Grylls, l’avventuriero per eccellenza. Mi è capitato solo una volta di vederne uno, sono sincero. Ma fu indimenticabile. Merluzzo con tanto di capoccia bollito in acqua, tritato con spinaci e qualche animaletto che faceva “crack” quando lo mordevi, forse ancora vivo. Nauseante.

IL VOLENTEROSO
Il volenteroso lo trovi in palestra 4 volte l’anno.
Dopo le feste di Capodanno.
Dopo le feste di Pasqua.
Dopo le feste estive.
Dopo il compleanno.
La sua buona volontà di esaurisce in pochi nanosecondi dall’ingresso in palestra per poi vederlo vagare come un’anima in pena con la tipica espressione del “ma chi me l’ha fatto fare?!”.
Così dai 40 minuti prestabiliti di rullo, prima scende a 30, poi a 15, poi scende ancora a 10 e infine scende… dal rullo. Ripone la sua tutina della Nike sfoggiata per l’occasione e ritorna alla vita da pantofolaio di sempre.

LO HOBBIT
E’ fastidioso. Ed è basso.
Basso e fastidiosamente muscoloso.
Tozzo.
Fastidioso, Muscoloso e Tozzo. Se gli uomini fossero fatti di pane, lui sarebbe sicuramente il cozzetto. Di solito non ha il collo, le braccia curve ed è rasato, sempre, convinto che forse ci siano muscoli da mostrare pure sul cranio. E non cammina. Lo hobbit saltella, stile orco, a causa dei problemi di proporzione tra pettorali e gambe.

E ancora ci sarebbe il genio, che sa di riuscire ad alzare al massimo 50kg, ne carica 60 e poi si fa aiutare; Poseidone, che dopo mezzo esercizio lo vedi inzuppato di sudore; l’inspiegabile obeso che tenta di correre sulla cyclette con la tipica fascetta rossa a cingergli la fronte; il mimo, che si sforza come un dannato, glielo leggi in faccia che soffre come un cane ma ciononostante non emette alcun genere di suono e così via…
La palestra è bella anche per questo.

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