Alone

Eccolo che arriva, veloce, un altro colpo, dritto allo stomaco. Schivalo, Frà!  E schivane ancora uno e un altro ancora.
Ultimamente (anzi, da qualche giorno) sto adottando la filosofia del "potrebbe andare peggio" e così sto iniziando a godermi tutti quei piccoli piaceri che prima passavano inosservati. Che mi scivolavano sulla pelle lasciandola ruvida e secca.
Sto diventando meno loquace, e questa è l’unica vera cosa che mi fa male. Me ne sto accorgendo nelle ultime sere: il mio ridere, inventare battute su qualsiasi cosa mi circondi, i miei modi da burlone stanno lasciando spazio ad un io più freddo, razionale e pensieroso. Lo so, direte voi, se ti sei accorto di essere cambiato, allora perchè non cerchi di ritornare quello di prima? La risposta è semplice. Mi accorgo di non essere più quello di una volta solo a fine serata, a fine conversazione o a fine di qualunque cosa. Quando traccio un bilancio, insomma, i conti non tornano.
Forse ne ho passate troppe e troppe volte mi sono ritrovato con la testa sotto il cuscino a imprecare chissà quale Dio. O, forse, gli ormoni stanno lavorando troppo e mi ritrovo con la personalità stravolta.
Quello che so per certo è che qualcosa è cambiato.

Anyways, sono ancora vivo
A scuola le cose vanno più che bene. E’ il primo anno in cui inizio a razzo. Spero non sia fuoco di paglia, però.
E tra lo studio e i bei voti che sto portando a casa, ci metto pure il fatto che sto legando parecchio con alcuni in classe. Tralasciando, ovviamente, l’inevitabile divisione in gruppi di quella che una volta era la bella IIG.
Ma chissenefrega, del resto non sono mai stato un pacificatore. A me interessa circondarmi di buoni amici, di veri amici, gente che sa leggerti negli occhi se hai studiato per l’interrogazione, se hai fatto i compiti, se stai di merda e così via, agendo poi di conseguenza. Gente che vedi tutte le mattine, che ti sta vicino, gente con cui ridi e dimentichi i problemi. E io di gente così ne ho trovata.
A scuola mi sento a casa… perchè so di vivere in mezzo a persone che forse stanno provando le mie stesse emozioni. Ed è sempre bello offrire una spalla su cui piangere. Anche perchè il mondo mi ha insegnato che un giorno, senza preavviso, potresti essere tu quello in cerca di una spalla.
E allora gli amici me li tengo stretti. Di questo sono felice.

Notte, gente

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3 Responses

  1. anonimo says:

    Dico la verita ti potrei caxxo sei giovane ma goditi la vita, ma mi piaci quello che scrivi. Non ti chiudere in un blog a scrivere la tua vita giorno per giorno ma vivila giorno per giorno, alza la testa da sotto il cuscino apri la finestra vedi che c'è fuori, io l'ho fatto ma alla fine non è mai quello che vedono tutti gli altri è un mondo mio ma questo mondo mi piace e alla fine mi so reso conto che potrei essere anche un gran sfigato e non è una cosa bella però in conclusione non ho una conclusione vabe

  2. DarkSnake says:

    Apprezzo quello che dici. Ma viviamo in un mondo dove ritagliarsi uno spazio proprio è difficile e non è cosa da tutti. Allora bisogna amalgamarsi, avere un equilibrio.

  3. anonimo says:

    Hai ragione ma la vita è come la catena alimentare se sei pigro lento(gazzella)  vieni mangiato da un'altro che sicuramente sara veloce e forte (leone) quindi, uno spazio non te lo ritaglierai ma sicuramente stare qui a scrivere  cose che non ti vanno bene non sarà il modo migliore per evitarle. Quindi se puoi combattere "combatti" ma non sarai tu da solo che cambierai il mondo anche una canzone dei nomadi dice ( non ho mai preteso di salvare il mondo) quindi se lo dicono i cantanti che non c'è la fanno =)   saluti